di Raffaele Arcuri –
Nell’ambito del X° laboratorio di cucina sociale del Reventino, un percorso che ha suscitato molto interesse nei partecipanti, viene proposto un nuovo “gustoso, stimolante e provocatorio” tema: Dante, Petrarca e Boccaccio… con le olive (percorso gastropoetico).
La cucina calabrese è poesia, non c’è dubbio, e le nostre nonne e bisnonne delle poetesse dell’accademia del cibo.
L’autunno è la stagione in cui si preparano alcune conserve destinate a garantire il fabbisogno alimentare per tutto il resto dell’anno.
In Calabria, ma in tutto il meridione, questo è il periodo del “Boccaccio delle olive”, la tradizionale conserva di olive schiacciate destinate ad accompagnare diverse pietanze. Vi aspettiamo domenica 4 novembre 2018, alle ore 15 a Castagna di Carlopoli, in località Timpune, a casa di Francesca Arcuri.
Nella stessa occasione potremo ammirare uno degli alberi più imponenti del Reventino: una splendida roverella che ha una chioma di 30 metri e che da 4 secoli vegeta serenamente nel nostro territorio.
Da portare:
1) una pietra per schiacciare le olive (va bene anche quella che di solito scagliate contro vostro marito quando non vi fa vedere “Un posto al sole”, o contro vostra moglie quando vi chiede di andare al centro commerciale).
2) un guanto di lattice (così non vi sporcate le mani).
3) un sorriso (il laboratorio di cucina sociale è severamente vietato alle persone “ammuntunate”).
Allora vi aspettiamo a schiacciare le olive insieme a noi. Non mancate!