di Luigi De Grazia –
Un grande esempio di solidarietà parte da Soveria Mannelli e accomuna i vari centri del Reventino, quale gesto di vicinanza alle popolazioni bisognose del Kosovo ma anche come segno per non farli sentire soli. E’ previsto, infatti, l’arrivo di due furgoni della Cooperazione Civile Militare (CIMIC) che raccoglieranno beni di prima necessità per essere poi trasportati in modo da raggiungere le popolazioni della città di Pristina in Kosovo.
“Una serie di progetti di Cooperazione Civile Militare (CIMIC), che hanno l’obiettivo di contribuire concretamente al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali e in particolare delle giovani generazioni, messi in atto dai Carabinieri della Multinational Specialized Unit (MSU), inserita nel Comando NATO Kosovo Force (KFOR)”.
Francesco Zangla Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Soveria Mannelli, Francesco Bonaddio Vice Brigadiere e Giulio Sesa Appuntato, sono gli artefici di questo progetto che parte da Soveria Mannelli e che raggruppa nel gesto di solidarietà tutto il vasto territorio dell’area montana del Reventino.
Già in precedenza i militari dell’Arma dei Carabinieri si sono impegnati in questo grande gesto di solidarietà che ha visto la raccolta di beni al fine di alleviare la sofferenza di popoli in difficoltà . In passato si sono distinti per l’allestimento di un parco giochi all’interno dell’asilo “Bajram Curri”, nella municipalità di Gjilane, con una targa che reca un’iscrizione particolarmente significativa: “Il sorriso dei bimbi è la speranza di un popolo, tutti infatti sorridiamo nella stessa lingua”, nonché donato un generatore di corrente alla scuola media “Isa Boletin”, nella municipalità di Zvecan.
Nonostante le difficoltà del territorio e la crisi attuale la gente conserva il sentimento di umanità e di solidarietà e lo dimostra nel cedere i propri beni a favore di popolazioni più sfortunate .
“Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno donato beni di prima necessità allo scopo di alleviare le difficoltà dei più sfortunati. I due furgoni della CIMIC partiranno pieni di speranza e solidarietà a dimostrazione che nonostante le tragedie che si verificano tutti i giorni, l’odio razziale può essere sostituito dall’amore per il prossimo. “
“Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro, con amore e un sorriso“.
Un bell’esempio che parte da Soveria Mannelli e coinvolge i paesi limitrofi.