Chi vive un problema di salute, chi vive una disabilità , un anziano, un bambino ha bisogno di assistenza continua e di sostegno psicologico . Noi cristiani, mossi dall’amore per Gesù non dobbiamo “voltare la faccia” dall’altra parte. Il nostro è lo sguardo che accoglie, la mano che solleva e accompagna, parola di conforto, abbraccio con tenerezza.
Coloro che soffrono devono poter vedere in noi il volto di Gesù, e noi riconosciamo nella sofferenza la carne di Cristo. Per favorire la reale crescita di un gruppo UNITALSI nella zona del Reventino c’è bisogno di VOLONTARI disposti non a donare, ma a donarsi. Il contesto culturale e sociale odierno è molto spesso basato sull’egoismo, teso a nascondere la fragilità delle persone disabili le quali vengono guardate solo con “odiosa” pietà.
Coloro i quali avessero voglia di mettersi in gioco aiutando il prossimo senza ricevere nulla in cambio possono diventare volontari UNITALSI; sposare la causa UNITALSI è semplice, basta contattare la sede della sottosezione più vicina e richiedere informazioni per diventare volontario.
Generalmente è partendo con un nostro pellegrinaggio a Lourdes che si entra nello spirito di carità e fraternità Unitalsiana, e si prosegue con attività di volontariato e operazioni di donazione viveri e vestiti. Il prossimo pellegrinaggio a Lourdes che si terrà dal 10 Giugno al 16 Giugno 2018 vedrà i volontari UNITALSI spendersi per prestare servizi ai pellegrini più bisognosi.
La scelta di recarsi a Lourdes è ben riassunta dalle parole di un giovane che ha scritto: “Lì ho visto il sorriso sincero, sul volto di persone che aiutano un uomo, fino al giorno prima sconosciuto ed ora accudito come un fratello”. Fare il volontario vuol dire essere ripagati con un semplice grazie e non con denaro o beni materiali . Chiunque abbia voglia di vivere questa esperienza di fede e amore può aderire all’iniziativa di viaggio a Lourdes di UNITALSI. Andare a Lourdes non è un semplice viaggio, è un’emozione, un’emozione forte.