Soveria Mannelli – Presso la sede del Gal (acronimo di Gruppo Azione Locale) dei Due Mari è programmato un incontro per definire l’attuazione di un documento di intenti riguardante la determinazione di un Contratto di Fiume. Ricordiamo che nei mesi scorsi, alla presenza degli oltre 90 soci, si è proceduto a deliberare di modificare il nome in Gal dei Due Mari per dare l’identità del nuovo territorio che vede l’accorpamento dei due Gal Monti Reventino con Gal Valle del Crocchio, il primo ha sede a Soveria Mannelli ed il secondo a Cropani.
Nella comunicazione diffusa dallo staff organizzativo, viene data notizia che martedì 25 ottobre 2016, si terrà presso la sala convegni del Gal dei Due Mari, in via M. Cervantes nella struttura dell’ex comunità montana dei Monti Reventino – Tiriolo – Mancuso, un incontro dal titolo: CONTRATTO DI FIUME – MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA CONDIVISIONE DI UN DOCUMENTO DI INTENTI.
Come previsto nel programma interverranno:
– Dott. Francesco Esposito, Presidente GAL dei DUE MARI;
– Dott. Domenico Gallelli, Responsabile Amministrativo Assessorato Regionale Pianificazione Territoriale ed Urbanistica;
– Dott. Giovanni Soda, Direttore Nucleo di Valutazione Investimenti Pubblici della Regione Calabria e Responsabile Unico del Patto per la Calabria.
Le conclusioni dell’incontro di lavoro saranno tracciate:
– Prof. Franco Rossi, Assessore Regionale alla Pianificazione Territoriale ed Urbanistica.
Sono invitati a partecipare i Comuni, i Soci, le Associazioni facenti parte del territorio del GAL dei DUE MARI.
Ma cosa sono i Contratti di Fiume, in breve come definito nel documento che stabilisce la definizione e i requisiti di base dei Contratti di Fiume (CdF), si precisa innanzitutto che nello sviluppo degli interventi si tiene conto delle esigenze e delle peculiarità dei territori.
Come definizione i Contratti di Fiume (CdF) sono degli strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale. I soggetti aderenti al CdF definiscono un Programma d’Azione (PA) condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo. I Contratti di Fiume concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a scala di bacino e sotto-bacino idrografico e in particolare del Piano di gestione del rischio alluvioni e del Piano di gestione delle acque. Rientrano in questa definizione anche i contratti di lago, di costa, di acque di transizione, di foce e di falda, qualora gli strumenti sopra descritti vengano utilizzati ponendo l’attenzione a categorie di corpo idrico diverse dal fiume.
I requisiti di base dei Contratti di Fiume, di seguito riportati, sono stati identificati affinché i CdF si intendano come strumenti operativi, che producono risultati concreti e monitorabili nel breve e medio periodo, finalizzati ad affrontare le problematiche ambientali e territoriali emergenti di una specifica area perseguendo, a scala locale e/o di area vasta, l’integrazione e il coordinamento dei piani e programmi già esistenti e gli interessi di quel territorio e non trattandosi di nuovi livelli di programmazione o pianificazione che esauriscono la propria funzione con l’atto di sottoscrizione del Programma d’Azione.
Sulla base di questi presupposti, nel definire i requisiti minimi dei CdF, si è ritenuto fondamentale tener conto di criteri che favoriscano: l’avvio di processi partecipativi dal basso, per una esaustiva identificazione dei problemi e per la definizione delle azioni, fondamentali per conseguire risultati concreti e duraturi; la coerenza dei CdF al contesto territoriale, sociale e amministrativo in cui si inseriscono ed agli obiettivi di norme, programmi, piani o altri strumenti vigenti su quel territorio.