Un nostro affezionato lettore, che non finiremo mai di ringraziare per l’attenzione che ci dedica quotidianamente, ci ha segnalato e inviato una curiosità apparsa nella rubrica “Leggendo qua e là…” de La Settimana Enigmistica.
Si parla di quel periodo, nel lontano 1997, in cui lo storico e scrittore, nonché conduttore televisivo, Giordano Bruno Guerri fu chiamato a Soveria Mannelli dall’allora sindaco Mario Caligiuri e insignito del ruolo di assessore per un mese, nientemeno che “al dissolvimento dell’ovvio”.
In quell’occasione, come ricorda appunto La settimana Enigmistica, tra le molteplici e vulcaniche iniziative da lui messe in atto, come forse potranno ricordare i cittadini più attenti e meno giovani, ci fu in effetti anche quella di innalzare un “monumento al cassonetto”, come recita il trafiletto pubblicato dalla nota e storica testata enigmistica che riportiamo di seguito:
<< Nel 1997, per un breve periodo, il giornalista e scrittore Giordano Bruno Guerri ricoprì la carica di “assessore al Dissolvimento dell’Ovvio” presso il Comune calabrese di Soveria Mannelli: tra le sue provocatorie proposte, una prevedeva di innalzare un “Monumento al cassonetto”, con cui intendeva sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità di collocare tali antiestetici contenitori per la raccolta dei rifiuti nelle aree urbane di particolare pregio architettonico o artistico. >>
A distanza di ormai quasi vent’anni, bisognerebbe far sapere a Giordano Bruno Guerri che, forse grazie anche a quella sua antica provocazione, i cassonetti sono totalmente scomparsi dal territorio di Soveria Mannelli, in virtù di un servizio di raccolta differenziata porta a porta che funziona molto bene e che ha condotto il nostro a essere uno dei comuni della Calabria con la maggiore percentuale di rifiuti differenziati dai propri cittadini.