Nella sala consiliare di Decollatura, si è svolto l’incontro tra i rappresentanti di Poste Italiane e i sindaci dei Comuni di Carlopoli, Cicala, Conflenti, Decollatura, Motta Santa Lucia, Serrastretta e Soveria Mannelli, per affrontare la problematica riguardante i recenti rallentamenti nel servizio di recapito, approfondendo le istanze, le segnalazioni e le sollecitazioni già pervenute da parte dei primi cittadini della serie di Comuni dell’area del Reventino.
Presente alla riunione (svolta martedì’ 30 aprile 2019) Eugenio Boccarusso, responsabile Qualità per l’Area Sud di Poste italiane, accompagnato da Vincenzo Frascà e Giovanni Araniti.
I primi cittadini – come contenuto in una nota congiunta pervenuta in redazione – scelgono linea dura ed una impostazione concreta nei confronti di Poste Italiane, dando alla riunione un taglio esclusivamente operativo e non di semplice confronto politico-istituzionale.
A tal proposito, hanno chiesto agli interlocutori di Poste Italiane di astenersi dal propinare l’ovvia narrazione della riorganizzazione disposta a livello nazionale, sul nuovo modello di recapito chiamato “Joint Delivery”, o dal prospettare palliativi, rifilati come soluzioni innovative.
Piuttosto, hanno chiesto di affrontare i problemi del territorio direttamente alla radice, individuando congiuntamente possibili soluzioni concrete, per la specifica area interessata. Tale presupposto è stato posto in apertura, come condizione per poter dar luogo all’incontro.
“Solo in questo modo – hanno sottolineato i sindaci – si può rendere proficuo un incontro che, diversamente, diventerebbe l’ennesima perdita di tempo e presa in giro nei confronti delle popolazioni interessate, configurandosi come una mera occasione politica, volta a calmare le acque. Non si tratta – hanno proseguito i primi cittadini – di inventare soluzioni fantasiose o di chiedere chissà quali miglioramenti del servizio ma, in questo frangente, bisogna semplicemente fare in modo di restituire ai cittadini la certezza della consegna della corrispondenza in tempi ragionevoli”.
I sindaci hanno inserito la problematica all’interno di un quadro molto più ampio di peggioramento dei servizi delle popolazioni delle aree interne, che li vede quotidianamente impegnati a dover difendere le conquiste del passato e i servizi essenziali, su tanti fronti (sanità, viabilità, mobilità, ed altro).
“Proprio per questo – hanno sottolineato i sindaci – non siamo interessati a ricevere semplici rassicurazioni, non ci faremo rifilare ricette fantasiose e non ci accontenteremo di un semplice incontro. Questo territorio ha già dato, dimostrando i cittadini di comprendere le difficoltà del momento storico contingente, e i rappresentanti delle municipalità di essere in grado di agire con senso di responsabilità e correttezza istituzionale”.
I primi cittadini hanno dunque illustrato il problema, effettuando una ricostruzione dei tagli e delle riorganizzazioni operate da Poste Italiane a partire dal 2011, individuando quindi le cause del disservizio e proponendo loro stessi delle soluzioni.
In particolare, sono state evidenziate le conseguenze del declassamento del Centro Servizi e Distribuzione (CSD) di Decollatura, operato a partire dal 4 marzo scorso. Tale operazione ha comportato l’eliminazione di alcune figure professionali, come il responsabile in sede o il capo squadra, sopprimendo la lavorazione interna, che viene ad essere svolta dai portalettere, con una conseguente ingente perdita di tempo. Quindi lavorazioni aggiuntive per gli addetti al recapito, che si sommano a quelle già loro assegnate nel tempo, alla riduzione del numero dei portalettere avvenuta nell’anno 2011 e alla creazione delle zone alterne con un unico postino, del 2016.
Alla luce delle problematiche esposte e riconosciute da Poste Italiane, l’azienda si è impegnata a:
- Rivedere l’organizzazione interna, anche per valutare e mitigare l’impatto delle lavorazioni aggiuntive per i portalettere;
- Riorganizzare gli itinerari delle zone di recapito.
I sindaci hanno chiesto che il tavolo di confronto istituzionale sul tema venga riconvocato tra un mese, per verificare le proposte dell’azienda, rispetto agli impegni assunti, e la prosecuzione e concretizzazione di quanto da loro prospettato.
“L’unico metro di misura – hanno commentato i sindaci – sarà il miglioramento del servizio ai cittadini, che dovrà essere certificato dalla diminuzione delle lamentele che quotidianamente riceviamo”.
I primi cittadini hanno infine colto l’occasione anche per proporre altre istanze di interesse delle loro comunità (Postamat, problematiche Uffici Postali, ed altro), già inoltrate più volte a Poste Italiane e, in ultimo, in occasione dell’iniziativa tenutasi a Roma il 26 novembre 2018, realizzata dall’azienda a favore delle comunità dei piccoli Comuni.
A tal riguardo, Vincenzo Frascà, si è impegnato a istituire un tavolo operativo ad hoc, fissando una specifica riunione tra i sindaci e i rappresentanti della competente divisione di Poste Italiane.