Dall’antica Grecia al periodo romano, da Eschilo, Sofocle ed Euripide a Livio Andronico, Plauto e Terenzio, il teatro ha da sempre, nel corso degli anni, affascinato ed entusiasmato le persone.
Anche Soveria Mannelli e Decollatura, per esempio, nel loro piccolo, hanno un’importante conoscenza e cultura teatrale: sono diverse, infatti, le compagnie locali (I Commedianti di Gino Capolupo e Noi di Adami di Guerina Trimboli) che si cimentano in maniera amatoriale al culto del teatro.
Nel Sud Italia, specialmente a Napoli, vi è una millenaria e secolare cultura in ambito teatrale. Infatti, la compagnia napoletana “L’Istrione” porterà in scena, il 23 e 24 settembre, al teatro “I De Filippo” di Portici, le comiche disavventure del monsignor Perrelli.
La brillantissima commedia in tre atti scritta nel 1921 da Francesco Gabriello Starace, con la regia e la direzione artistica di Ermanno Falasconi, racconta le vicissitudini, tratte dai giornali dell’epoca, dunque realmente accadute, del bizzarro prelato vissuto nel 1700 le cui sciocchezze e le cui stranezze furono tali e talmente tante da segnare un’epoca a Napoli. Monsignor Filippo Maria Perrelli e le sue stravaganti passioni, la sua originale stramberia, i peccati di gola e le sue ossessioni divenute proverbiali negli anni.
Del povero Monsignore, che nelle leggende metropolitane partenopee viene considerato una delle “maschere” più ricordate, oggi non resta che un ritratto in tela conservato nella sagrestia delle Crocelle al Chiatamone e questa ironica commediola che la compagnia “L’Istrione” si impegna a rappresentare.
Un evento da non perdere, per chi ama il teatro, uno spettacolo potente, giocoso e al tempo stesso ironico: a realizzarlo sarà questa compagnia, oggi diretta da Ermanno Falasconi, nata nel 1997 per iniziativa di un gruppo di appassionati di teatro accomunati dall’amore per la recitazione e dalla voglia di cimentarsi in un contesto diverso dalla propria rispettiva quotidianità.
Fin dagli esordi la compagnia “L’Istrione” – che quest’anno, dunque, celebra il ventennale – allestisce lavori leggeri scritti da bravi ma poco conosciuti autori napoletani. Oggi la comitiva conta circa 40 aderenti, tra attori, scenografi, direttori di scena e tecnici: per la maggior parte tutte persone che, seppur in maniera amatoriale, con il loro entusiasmo, la loro professionalità, la loro dedizione, sono riuscite a raggiungere risultati ragguardevoli in termini di riscontri e di consenso, riuscendo a calamitare l’attenzione del pubblico sempre più ampio.
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