In Italia sembrano esistere per il governo regioni virtuose e non virtuose per quanto riguarda la spesa sanitaria. Ma sarà proprio così? Il dottor Nanci di Catanzaro, che continua la sua battaglia a favore di una sanità più giusta per la quale trova tutto il nostro appoggio, dimostra con dati di fatto che non si sta procedendo in modo del tutto equo.
Di seguito, un suo comunicato stampa con il quale, attraverso un raffronto tra la Calabria commissariata da anni e la Lombardia degli scandali in sanità, dimostra quanto la nostra regione sia discriminata e maltrattata. E tutto ciò a scapito delle persone più deboli: quelle che soffrono di una malattia cronica, che in Calabria sono presenti in percentuale maggiore rispetto alla media di tutto il territorio nazionale.
<< Perché la Lombardia degli scandali in sanità è virtuosa e la Calabria dei molti malati è commissariata?
Si la Lombardia è stata selezionata dal governo tra le cinque regioni per individuare le tre sulle quali definire i costi standard in sanità, costi standard ai quali le altre regioni si devono adeguare, insomma la Lombardia è considerata dal governo una regione virtuosa in sanità.
Ma cosa è successo in Lombardia negli ultimi anni?: 2011 scandalo San Raffaele (quello di don Franzè) che ha creato un buco nei conti pubblici di oltre un miliardo e mezzo, quasi quanto tutto il presunto deficit dell’intera Calabria, 2012 scandalo Formigoni-Daccò ed altri alti dirigenti della sanità regionale per associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio per le irregolarità alla fondazione Maugeri , 2012 arresto dell’assessore sanità della regione Lombardia Antonio Simone per lo scandalo della fondazione Maugeri, 2013 scandalo Guareschi Massimo con sette arresti e 20 indagati per corruzione nelle forniture alle aziende ospedaliere, 2013 scandalo e arresto dell’imprenditore Lo Presti Giuseppe e del direttore generale dell’ospedale di Cremona per truffa sulle forniture ospedaliere, ottobre 2015 arresto di Mantovani Mario vicepresidente della regione Lombardia ed ex assessore alla sanità per tangenti sul trasporto dei dializzati, Febbraio 2016 13 arresti per le ruberie alle cucine del Policlinico San Matteo di Pavia, Febbraio 2016 arresto ex senatore leghista e attuale consigliere regionale regione Lombardia padre della riforma sanitaria e braccio destro del governatore Maroni, Rizzi Fabio e altri 21.
Nello stesso periodo la regione Calabria è stata assoggettata ai sacrifici del piano di rientro sanitario con commissariamento per un presunto sforamento della spesa sanitaria, la Calabria avrebbe cioè speso più soldi di quanto dovuto per curare i malati calabresi. Nel comminare il piano di rientro alla regione Calabria il governo non ha tenuto conto del fatto che nei circa due milioni di residenti in Calabria ci sono più di duecentomila malati cronici.
Ma non dovrebbe essere normale spendere di più per curare i molti malati in più presenti in Calabria? E non sarebbe stato naturale nel riparto dei fondi sanitari alle regioni dare più soldi a quelle con più malati come la Calabria? E invece no. La Calabria riceve dalla conferenza stato- regioni, meno soldi perché il meccanismo del calcolo della popolazione pesata la penalizza in quanto in Calabria ci sono più giovani che non nel resto d’Italia. Quindi la Calabria riceve meno soldi pur avendo più malati cronici della media del resto d’Italia, essa è infatti la regione terzultima in Italia per spesa sanitaria pro capite pubblica e privata. Ci danno insomma pochissimi soldi che non possono bastare per curare i molti malati cronici che abbiamo ed è per questo che il governo ha imposto alla Calabria il piano di rientro sanitario che è causa di ulteriori risparmi su quei pochi soldi concessi.
La Lombardia (come le altre regioni del Nord) che di contro ha meno malati cronici della Calabria ma più anziani (sani) riceve invece dalla conferenza stato-regioni più finanziamenti per la sanità. Quindi chi ha meno malati (la Lombardia) riceve più soldi e chi ha più malati (la Calabria) riceve meno soldi.
La Calabria è da anni sottoposta ai sacrifici del piano di rientro, la Lombardia degli ormai settimanali scandali in sanità dal governo è considerata virtuosa. Due pesi e due misure. Esempio: per il buco creato dallo scandalo del San Raffaele di Milano, da solo quasi pari al deficit sanitario della Calabria, in quattro e quattro otto un consorzio di quattro banche (con il beneplacito del governo) ha subito ripianato il deficit, per il deficit della Calabria invece il piano di rientro sanitario e commissariamento con lacrime e sangue per i malati calabresi.
Sarebbe ora che i nostri amministratori, i nostri politici, i nostri parlamentari ma noi tutti (medici compresi) facessimo qualcosa per interrompere questo girone infernale che condanna i malati calabresi ad essere malati non di serie B non di serie C ma di serie ZETA.
Dott. Nanci Giacinto (anche lui di serie ZETA perché in questa situazione non può più curare bene i propri malati) >>