Motta Santa Lucia – Come consuetudine, la seconda domenica di novembre si festeggia in Europa la Giornata dell’Enoturismo ideata nel 2009 da Recevin, la rete europea delle Città del Vino, e promossa dalle varie associazioni nazionali, anche il territorio regionale calabrese è stato coinvolto.
Nell’ambito dell’area centrale della Calabria, in occasione della Giornata Europea dell’Enoturismo, la condotta Slow Food Soverato versante jonico insieme alla comunità di Terra Madre di Badolato “Borghi in Comunità” ha aderito alla proposta di Saveria Sesto dell’associazione “L’albero della vite” visitando le cantine dell’azienda Le Moire a Motta Santa Lucia.
Ad accogliere il gruppo il proprietario Paolo Chirillo che ha raccontato la storia della sua azienda ed il valore di una produzione in un’area interna della Calabria in cui mantenere gli antichi vitigni comporta un impegno maggiore che in altre aree. Con il sindaco di Motta Santa Lucia, Amedeo Colacino, si è condiviso il manifesto delle Comunità dell’Appennino di Slow Food e si è anche valutata l’opportunità di aderire al bando del Piano Regolatore delle Città del Vino, che è un progetto ideato insieme all’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), presente come sezione Calabria in questa giornata.
L’Associazione Nazionale Città del Vino ha prodotto il Piano Regolatore delle Città del Vino con il quale sono stati fissati due concetti importanti validi a tutt’oggi: il vigneto è parte fondamentale del paesaggio e così tutte le aree agricole interessate e la sua tutela è strategica per la qualità del territorio e pertanto va programmata nell’azione amministrativa; lo sviluppo locale non può che derivare da una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato fatta di scelte condivise.
L’obiettivo dell’associazione è quello di aiutare i comuni (con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi) a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l’impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell’offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore.
La degustazione delle etichette (Annibale, Zaleuco, Shemale) ha dato modo di apprezzare i profumi e le note del Magliocco e del territorio. A seguire la sosta a pranzo presso l’agriturismo Uzzano con piatti della tradizione contadina interpretati con note originali.
La giornata si è conclusa con una visita nel centro storico di Motta Santa Lucia accompagnati dal sindaco che ha presentato le tante testimonianze di portali, chiese e palazzi storici.
“Tutta questa esperienza dimostra che a partire dalla conoscenza dei vini si può fare turismo a tutto campo” ha rilevato l’arch. Marisa Gigliotti, referente Slow Food Calabria del progetto Stati Generali delle Comunità dell’Appennino.