Bruno Villella, socio dell’A.R.C.A.T. (Associazione Regionale Club degli Alcolisti in Trattamento) e attivista dell’Associazione Proloco di Soveria Mannelli, ha creduto fermamente nella necessità che la popolazione fosse informata sui potenziali rischi che si hanno con l’assunzione abituale di bevande alcoliche. Così grazie al contributo del Dirigente del Sert di Soverato dr. Franco Montesano e di Donatella Pelaia, Presidente A.R.C.A.T., da decenni vivacemente coinvolta nella prevenzione e riabilitazione attraverso i C.A.T. (gruppi di mutuo aiuto per alcolisti in trattamento e famiglie), si è avviato un processo di coinvolgimento delle parti attive del territorio per creare un momento di sensibilizzazione ed informazione sugli effetti che a breve, medio e lungo termine, l’uso scorretto di bevande alcoliche può avere sull’organismo umano. Intervenendo al convegno organizzato lo scorso maggio, i vari professionisti della prevenzione, cura e della tutela territoriale, hanno dato il proprio contributo scientifico ed esperenziale; il Responsabile dell’unità alcologica del Sert di Soverato dr. Egidio Battaglia, il dr. Franco Esposito, Coordinatore U.C.C.P. del Reventino, la dott.ssa Graziella Mazza, psicoterapeuta, Vice presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Promethes, il Comandante della compagnia dei Carabinieri del comando di Soveria Mannelli Domenico De Biasio hanno offerto un quadro generale, chiaro e sintetico di quello che accade quotidianamente nelle proprie realtà lavorative. Bruno Villella, da anni personalmente impegnato nel lavoro di prevenzione, ha contribuito all’apertura di due sedi c.a.t. , a Tiriolo e a Carlopoli. I club degli alcolisti in trattamento nascono in Croazia grazie allo psichiatra Vladimir Hudolin diffondendosi ben presto nell’Italia del nord e nelle altre regioni. In Calabria il dr Montesano e Donatella Pelaia, formati personalmente dall’ideatore del metodo, lavorano da decenni per far espandere questi gruppi di aiuto e sostegno agli alcolisti in trattamento e alle famiglie che lo affiancano durante questo complesso percorso verso il miglioramento della vita e della propria dignità personale.
“Ammettere di avere un problema e di volerlo superare è già un atto di consapevolezza importante – sottolinea Villella – trovare una rete di professionisti pronti ad accogliere la richiesta di guarigione è fondamentale per dare speranza all’individuo che ha il problema, alla famiglia che ne soffre le conseguenze e alla società che ne subisce le ripercussioni”.