In perfetta coerenza con la storia delle abbazie benedettine, che, oltre a essere luoghi di preghiera e meditazione, furono sempre importanti centri culturali dell’antichità, l’Abbazia di Corazzo, a Carlopoli, sarà teatro di una serie di occasioni di promozione della cultura che prenderanno vita da un’iniziativa decisamente originale.
L’Associazione Progetto Gedeone ha infatti deciso di rendere disponibile per gli artisti cosiddetti “pendolari della cultura”, siano essi fotografi, musicisti, scrittori, attori, pittori o scultori, una struttura ricettiva, chiamata appunto Residenza d’Artista, offrendo loro vitto e alloggio gratuito in cambio di arte e conoscenza.
Gli eventi culturali che deriveranno da questo scambio, quasi un baratto d’altri tempi, saranno poi tutti organizzati utilizzando come splendida location proprio il catino naturale in cui troneggia l’Abbazia Benedettina di S. Maria di Corazzo.
La Residenza d’Artista è una villa immersa anch’essa nel verde, localizzata nel territorio confinante di Soveria Mannelli, a poche centinaia di metri dal centro abitato, che è stata a sua volta messa gratuitamente e generosamente a disposizione dell’Associazione Progetto Gedeone dalla sua proprietaria residente a Torino.
In un tale contesto, il 12 luglio si terrà dapprima, alle ore 10:00, il laboratorio “Lavora inChiostro”, finalizzato al ri-assemblaggio della biblioteca Residenza D‘Artista del Progetto Gedeone, e successivamente, alle ore 17:00, lo spettacolo della Compagnia Teatrale “L’Harem Di Fletcher”, con Giuseppe Alfano e Luciano Carbone, che rappresenterà “L’uomo dal fiore in bocca”, un celebre atto unico di Luigi Pirandello.
Come è nello spirito dell’Associazione Progetto Gedeone, che tende sempre a fare rete e ad allargare i propri orizzonti, l’iniziativa vede il patrocinio del Comune di Carlopoli e la collaborazione di VisionArt – Contaminare le Culture, oltre che la promozione di Latitudine Sud, che con il suo blog e i suoi social farà da cassa di risonanza all’evento.
E’ bello pensare che, d’ora in avanti, tutti gli artisti che giungeranno nei pressi dell’Abbazia di Corazzo, avranno la possibilità di albergare nella Residenza d’Artista, entrando così in simbiosi con il territorio e ripagandolo dell’ospitalità ricevuta con una moneta simbolica chiamata arte, l’attività creativa che più contraddistingue il genere umano, fin da quando, in una caverna preistorica, un uomo o una donna, nostri antenati, hanno graffiato per la prima volta una parete di roccia per esprimere un sentimento.
Tra poco sarà dunque la volta de “L’Harem Di Fletcher” e della loro reinterpretazione di un Pirandello piuttosto noto, ma sempre molto bello da vedere. Ecco come l’attore e regista Giuseppe Alfano presenta l’opera teatrale:
<< Ho usato alcune invenzioni personali, cercando di non scadere mai nella gratuità e nella casualità. Mantenendo il più possibile inalterato lo stile narrativo dell’autore. Ho, tuttavia, voluto giocare molto sulla costruzione dell’intreccio e sull’ambientazione, tramite l’utilizzo di una sorta di “narrazione parallela”, di una scenografia ampiamente simbolica, quasi da teatro greco, e l’inserimento di musiche che dessero al racconto un valore storico e universale. >>