Stanno tutti bene gli occupanti dell’abitazione sita in una località di Soveria Mannelli, nota come Portapiana, che erano rimasti intossicati dal monossido di carbonio sprigionatosi da una caldaia probabilmente difettosa.
L’incidente ha coinvolto le due famiglie che abitano in due appartamenti, al primo e secondo piano dello stesso stabile, e la possibile tragedia è stata sventata dalla figlia di una delle persone qui domiciliate che, recandosi dalla madre in mattinata, ha immediatamente capito che i sintomi evidenziati più o meno gravemente da tutti gli occupanti lo stabile non erano normali.
Per ore si è sentito l’elisoccorso fare la spola dal locale Ospedale Civile a un Centro più attrezzato per il trattamento di casi come questi e soprattutto dotato della necessaria camera iperbarica.
Dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Soveria Mannelli, tutti gli intossicati, dopo gli accertamenti del caso, sono stati infatti trasferiti prontamente Presso l’Ospedale di Palmi, a partire dai due più gravi per poi passare via via agli altri due in condizioni meno preoccupanti.
Sul luogo dell’incidente si sono precipitati i Carabinieri della Stazione cittadina coadiuvati dai vigili della polizia locale. In seguito, sono arrivati i Vigili del Fuoco per le necessarie verifiche sulle cause della diffusione nelle due abitazioni del monossido di carbonio.
Anche in questa drammatica circostanza, il Pronto Soccorso del locale Ospedale ha fatto pienamente il suo dovere. Ma tutto questo ci porta legittimamente a chiedere: cosa sarebbe successo se la sua operatività fosse stata ancor più rimaneggiata per via di tutte le vicissitudini che, a causa soprattutto della carenza di personale, l’intera struttura sanitaria sta soffrendo in questo periodo?